17 Ottobre 2025

Il tema del 5° AI Creative Hackathon: “Mapping the Work We Desire”

“Le città possono essere comprese e rappresentate attraverso tre livelli: il livello del territorio, che oggi possiamo descrivere nei suoi dettagli topografici e strutturali; il livello delle attività, che rivela la città come intreccio di flussi, relazioni e dati; e il livello di senso, in cui chi osserva non è più esterno, ma diventa protagonista e punto di vista della mappa stessa.

Analogamente, il lavoro non si esaurisce nello spazio fisico dove si svolge; non è solo il risultato di compiti e attività, né una somma di dati e statistiche. Il “lavoro desiderato” è soprattutto significato, possibilità di agency, identità e visione collettiva. Mappare il lavoro – e in particolare quel lavoro che ancora desideriamo, immaginiamo, proiettiamo nel futuro – è un atto che supera la rappresentazione di ruoli e luoghi per aprire una riflessione politica e poetica: cosa significa oggi “lavoro”? Come si costruiscono le sue geografie emotive, valoriali, relazionali?

Per questo hackathon, l’invito è a superare la semplice visualizzazione di ambienti lavorativi. A chi partecipa si propone di inventare nuove mappe del lavoro desiderato: strumenti visivi, sonori, concettuali – sviluppi di AI, storytelling, collage di dati, performance digitali – che non rappresentino solo la segmentazione delle attività o la distribuzione delle professioni, ma sappiano dare forma a identità, valori, bisogni e sogni.

Lasciarsi alle spalle il territorio come confine fisico, per generare cartografie in cui il senso e il desiderio siano il vero centro e la narrazione si apra alle complessità, alle stratificazioni, alle possibilità. Perché solo ridisegnando le mappe del lavoro possiamo affrontare la sua complessità contemporanea e generare, collettivamente, nuovi immaginari e nuovi territori del possibile.

Buon lavoro. “